Quando le dimensioni contano
Quando si sceglie il formato di un progetto conviene orientarsi verso formati standard, in questa maniera si ottimizzerà il consumo di carta con un conseguente risparmio sui costi di produzione.
Sono state standardizzate tre serie di formati:
- la serie A, la principale, destinata agli utilizzi tipografici per lettere, volumi, fascicoli, depliant, etc...
- la serie C per articoli (ad esempio buste e bustoni) destinati a contenere articoli della serie A,
- la serie B per contenere articoli della serie C.
Le serie sono state studiate in maniera che il rapporto tra lato lungo e lato corto è sempre costante (1,414): il lato lungo è uguale alla diagonale del quadrato costruito sul lato corto.
I diversi formati sono indicati da una lettera (corrispondente alle serie) e da un numero (corrispondente al numero di volte in cui il formato base deve essere piegato per ottenere quel formato).
Così ad esempio il formato A4 (mm 210 x 297) è ottenuto piegando 4 volte il formato A0 (mm 841 x 1189).
Il formato base A0 corrisponde a una superficie di 1 mq.
Il formato dei fogli di carta è stato uniformato a livello internazionale dalla ISO (International Organization for Standardization) e in campo nazionale da UNI (Ente Italiano di Unificazione).
DA SAPERE
Tra le caratteristiche che distinguono una carta dall'altra c'è il peso che si riferisce al peso in grammi di 1 mq.
Le carte con grammature superiori ai 150 g/mq vengono chiamati cartoni o cartoncini.
Fonti bibliografiche:
G. Fioravanti Grafica & Stampa. Zanichelli, 1990
G. Fioravanti. Il dizionario del grafico. Zanichelli, 1997
D. Hewson et al. Il manuale del desktop publishing. Zanichelli, 1995
A. Hohenegger. Graphic design. Romana Libri Alfabeto 1986